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DI BLUES
Alpignano, Cascina Govean - 18/09/2010
Il
titolo è di Marcello, maestro negli arditi accostamenti, nei doppi
sensi e nelle parole "valigia" (quelle che uniscono
creativamente due concetti): non per nulla il suo cd da solista si
intitola "Soulamente". L'idea era quella di celebrare il
ventennale della nostra gloriosa formazione non con un semplice
concerto, ma con una jam-session allargata a quanti più possibili
ex-bluestylers, compresi gli incontri occasionali, le jam
improvvisate, le collaborazioni estemporanee: in tutto più di
trenta musicisti e la scommessa era su quanti ne saremmo riusciti a
coinvolgere. Purtroppo
il tempo che scorre, i crocevia esistenziali, i traslochi, le
accelerazioni sull'autostrada della vita (il vile furto della mia
agendina e del mio cellulare) hanno reso impossibile contattarli
tutti, ma le premesse per una bella ammucchiata c'erano. Per
godere della massima autonomia logistica ci siamo affittati la sala
di un solare agriturismo in un verde parco e per celebrare
degnamente l'evento abbiamo previsto di offrire a musicisti e amici
un aperitivo finale. Ovviamente nessuno dei contattati (a parte il
ligio Fulvio) ha reputato opportuno proporre, o quantomeno
presentarsi ad una delle prove che abbiamo imbastito per
l'occasione, soprattutto per studiare la scaletta e l'alternarsi sul
palco. Però, con piacevole sorpresa, man mano che gli amici comunicavano
la loro adesione, apparve credibile poter riproporre le principali formazioni
storiche della gloriosa ditta (per i dettagli andate a vedere la
pagina bluestyle) e quindi mi dedicai ad una scelta
accurata di quali pezzi era meglio inserire per ciascuna line-up,
tenendo conto del tempo che era passato e della presumibile nebbia
che era scesa in tutti questi anni su struttura dei pezzi,
tonalità, finali, stacchi, voci, sequenze, assoli e via arrangiando. D'altra parte i
BlueStyle, strattonati dal sottoscritto, si erano anche
cimentati in estemporanee incursioni in ambito celtico e quindi mi
sentii autorizzato ad inserire un intermezzo folk, complice la
disponibilità di un'entusiasta Donata
Guerci, una delle più belle ugole sublunari, insegnante di
musica, direttrice del coro Largabanda, voce dei Malartàn, degli
Out of Range e di mille altri progetti. La sua partecipazione
coinvolgerà altre due importanti presenze, Marina Pretti e Patrizia
Buonconsiglio che non si faranno pregare per aggiungere ai nostri
ruvidi cori le loro voci cristalline.
Di
fatto si dovette ovviare a qualche defezione dell'ultim'ora; e così
Fulvio sostituì Luigi Baldasso nella formazione 1 e Andrea si fece
carico della chitarra di Cristiano Scaravaglio nella formazione 3.
In compenso il nostro torrenziale tastierista Miki invitò un paio
di noti colleghi torinesi, il chitarrista Angelo Larocca e il
bassista Sergio Pezzuto, a cui affidammo i nostri strumenti per
unirsi alla caotica, travolgente, terremotica, esaltante jam finale.
Nel luogo di siffatto evento verrà posta una targa d'argento,
simile in tutto a quella di Italia-Germania 1970, con su scritto:
"Qui
si esibirono il 18 settembre 2010,
40°
anniversario della morte di Jimi Hendrix
e
20° anniversario della nascita dei BlueStyle:
Michelangelo
Bergantino, organo e piano
Alessandro
Borgogno, batteria
Patrizia
Buonconsiglio, voce
Tiziano
Colombara, harmonica
Dario
Cravero, batteria
Fulvio
Grosso, tastiere, chitarra e voce
Donata
Guerci, voce e percussioni
Angelo
Larocca, chitarra
Marcello
Maggio, basso e voce
Franco
Nervo, chitarra, armonica e voce
Enzo
Paolo Nilo, chitarra
Gianmaria
Pepi, batteria
Sergio
Pezzuto, basso
Marina
Pretti, voce
Andrea
Roletto, chitarra
Alessandro
Ugazio, batteria
Marco
Zisa, chitarra
Il
Blues, riconoscente, pose."
Per
la cronaca musicale vi rimandiamo al resoconto di un esperto (anche
se un po' di parte...): Paolo
Mola, già collaboratore di queste pagine. Per raccontarvi
invece l'emozione di ritrovare e abbracciare tanti vecchi amici, di
suonarci ancora insieme, di agitare testacappellocuore volando sul
tappeto magico della musica, di stringere le mani di un pubblico
ammirato e contento, di lasciarsi infine cadere distrutto su una
sedia e lasciare filtrare un po' del vento che mi agitava dentro,
be', scusate: non ci sono parole.
Altri
venti di questi anni! - i BlueStyle festeggiano quattro lustri on
the road
di
Paolo Mola
Scrivo
con immenso piacere questa recensione per varie ragioni: la prima è
la mia spiccata passione di sempre per il blues, in tutte le sue
forme; la seconda è la simpatia e la profonda affezione che mi
legano ai BlueStyle ed in particolare al loro frontman, Franco
Nervo, poeta, romanziere, bluesman, cantautore ma soprattutto
caro amico ormai da tanti anni. È stato una guida ed un ispiratore,
mi ha aiutato a coltivare le mie passioni, mi ha consigliato e a lui
devo in parte anche il modo e la dedizione con cui scrivo. Quella
che si è tenuta ieri nella Cascina Govean, ad Alpignano, è
sicuramente più che una rimpatriata di vecchi amici che si
ritrovano per tirare due somme. Per quanto infatti possano essere
stati un fenomeno geograficamente ristretto, i BlueStyle sono
storici e sono stati sempre capaci di proporre il blues in modo
emozionante, di fare dei grandi show, di mostrare passione e di
crearsi una piccola schiera di affezionati, grazie alla loro
dedizione ed alla loro qualità come persone. Per questo quella di
ieri per me non era una semplice rimpatriata, ma era la celebrazione
di una piccola-grande band e di come è riuscita a farsi amare da
tutti coloro che erano presenti e anche da tanti altri.
Non
starò qui a farvi la biografia completa, tutte le informazioni le
trovate sul loro sito, da sapere c’è però che i BlueStyle
nascono nel lontano 1990 come trio, ma negli anni hanno visto
numerosi cambi di formazione e l’avvicendarsi, attorno al nocciolo
duro ed irriducibile formato dall’affiatata coppia Franco Nervo
(chitarra, voce, armonica)/Marcello Maggio (voce e
basso), di tanti musicisti, molti dei quali navigati e di un bello
spessore. Proprio per questo l’intento della serata è stato di
ripercorrere tutte le tappe che hanno fatto la storia dei BlueStyle,
e di imbastire un grande show che vedesse condividere il palco tutti
i musicisti che negli anni hanno suonato stabilmente o anche solo
collaborato con loro. I nomi sono tanti, e anche se non tutti sono
presenti, all’appello rispondono quasi 20 persone, abbastanza per
più di 3 ore di concerto!
La
musica dei BlueStyle è un omaggio caldo e fedele al blues nero
americano, dal delta fino a Chicago (Robert Johnson,
Willie Dixon, Muddy Waters, Otis Rush), che non si
dimentica di alcuni suoi grandi interpreti bianchi (Clapton, J.J.
Cale, John Mayall), e che produce anche qualcosa di
personale.
Inizia, come si conviene, la formazione attuale, composta da Franco,
un frontman dall’esperienza pluriennale, simpatico e dalla
parlantina scioltissima, dal citato Marcello, che è una delle voci
italiane più nere che mi sia capitato di sentire, roca,
gorgogliante, di pancia (per gli scettici alcuni pezzi sono
disponibili sul sito), Dario Cravero, batterista composto ma
dal suono dirompente, Michelangelo Bergantino, due mani che
sanno come toccare un organo Hammond e il bravissimo Andrea
Roletto, chitarra knopfleriana, scintillante e che mi ammalia
tutte le volte che la ascolto. Tutti musicisti bravi, che sanno il
mestiere e che con il blues ci vanno a nozze più che con le donne
(e non me ne vogliano le loro signore... si fa per dire). Grande
musica suonata con passione, sostenuta sempre da un’ottima
tecnica, anche quando compaiono sul palco Enzo Paolo Nilo,
chitarrista dotato, energico, casinaro, Tiziano Colombara,
armonicista dinamico e appassionato tanto che ci si chiede da dove
tiri fuori tutto quel fiato, il vaughaniano Marco Zisa,
chitarrista strepitoso ed elegante.
Insomma,
non si tira mai il fiato, neanche quando la band depone il diavolo
dalla spalla per aprire una piccola parentesi folk a cui si unisce
per l’occasione Donata Guerci, voce dei Malartàn e
degli Out of Range e direttrice del coro Largabanda,
che sul palco riesce a rubare la scena ai nostri tirando fuori una
voce splendida. L’ultima parte della serata è una grande jam che
si conclude con The Blues is Alright, manifesto mai più
azzeccato per la filosofia e la voglia di suonare dei BlueStyle,
quindici persone che condividono il palco e che si divertono da
matti ed un pubblico assolutamente entusiasta.
C’è
molta diffidenza oggi verso il blues. Ma chi ne sa abbastanza per
poter dire di capire qualcosa di musica sa che a questi signori qui
(chi più signore, chi più ragazzo, dipende dai punti di vista),
bisogna fare tanto di cappello. Per la loro professionalità, per
quanto siano quasi tutta gente che lo fa per passione. Per la loro
energia, nonostante alcuni non siano più nel fiore dell’età. Per
l’emozione che mi sanno regalare ogni volta, anche se è poi
sempre il solito vecchio blues. Grazie BlueStyle.
Jam
finale - da sx: Alessandro
B., Sergio, Donata, Marina, Angelo, Patrizia, Enzo,
Marco, Franco,
Andrea, Marcello, Fulvio, Tiziano, Miki, Dario
Per
ulteriori foto: http://civicalpignano.blogs.it/2010/09/18/20-di-blues-9416439/
e
sul profilo di Franco Nervo su Facebook.
Home: www.bluestyle.org