BS 1: Fulvio, Franco, Marcello

 

 

BS 2: Enzo e Tiziano

 

 

BS 2: Alessandro U.

 

 

intermezzo folk: Donata e Franco

 

 

BS 3: Marco, Gianmaria

 

 

intermezzo r&b: 

Marina, Donata, Franco, Marcello

 

 

intermezzo r&b: Alessandro B.

 

 

BS 4: Miki

 

 

BS 4: Dario

 

 

BS 4: Andrea e Marcello

 

 

BS 1-2-3-4 ecc. ecc.: Franco

 

 

 

 

20 DI BLUES

 

Alpignano, Cascina Govean - 18/09/2010

 

 

Il titolo è di Marcello, maestro negli arditi accostamenti, nei doppi sensi e nelle parole "valigia" (quelle che uniscono creativamente due concetti): non per nulla il suo cd da solista si intitola "Soulamente". L'idea era quella di celebrare il ventennale della nostra gloriosa formazione non con un semplice concerto, ma con una jam-session allargata a quanti più possibili ex-bluestylers, compresi gli incontri occasionali, le jam improvvisate, le collaborazioni estemporanee: in tutto più di trenta musicisti e la scommessa era su quanti ne saremmo riusciti a coinvolgere. Purtroppo il tempo che scorre, i crocevia esistenziali, i traslochi, le accelerazioni sull'autostrada della vita (il vile furto della mia agendina e del mio cellulare) hanno reso impossibile contattarli tutti, ma le premesse per una bella ammucchiata c'erano. Per godere della massima autonomia logistica ci siamo affittati la sala di un solare agriturismo in un verde parco e per celebrare degnamente l'evento abbiamo previsto di offrire a musicisti e amici un aperitivo finale. Ovviamente nessuno dei contattati (a parte il ligio Fulvio) ha reputato opportuno proporre, o quantomeno presentarsi ad una delle prove che abbiamo imbastito per l'occasione, soprattutto per studiare la scaletta e l'alternarsi sul palco. Però, con piacevole sorpresa, man mano che gli amici comunicavano la loro adesione, apparve credibile poter riproporre le principali formazioni storiche della gloriosa ditta (per i dettagli andate a vedere la pagina bluestyle) e quindi mi dedicai ad una scelta accurata di quali pezzi era meglio inserire per ciascuna line-up, tenendo conto del tempo che era passato e della presumibile nebbia che era scesa in tutti questi anni su struttura dei pezzi, tonalità, finali, stacchi, voci, sequenze, assoli e via arrangiando. D'altra parte i BlueStyle, strattonati dal sottoscritto, si erano anche cimentati in estemporanee incursioni in ambito celtico e quindi mi sentii autorizzato ad inserire un intermezzo folk, complice la disponibilità di un'entusiasta Donata Guerci, una delle più belle ugole sublunari, insegnante di musica, direttrice del coro Largabanda, voce dei Malartàn, degli Out of Range e di mille altri progetti. La sua partecipazione coinvolgerà altre due importanti presenze, Marina Pretti e Patrizia Buonconsiglio che non si faranno pregare per aggiungere ai nostri ruvidi cori le loro voci cristalline.

Di fatto si dovette ovviare a qualche defezione dell'ultim'ora; e così Fulvio sostituì Luigi Baldasso nella formazione 1 e Andrea si fece carico della chitarra di Cristiano Scaravaglio nella formazione 3. In compenso il nostro torrenziale tastierista Miki invitò un paio di noti colleghi torinesi, il chitarrista Angelo Larocca e il bassista Sergio Pezzuto, a cui affidammo i nostri strumenti per unirsi alla caotica, travolgente, terremotica, esaltante jam finale. Nel luogo di siffatto evento verrà posta una targa d'argento, simile in tutto a quella di Italia-Germania 1970, con su scritto:

"Qui si esibirono il 18 settembre 2010, 

40° anniversario della morte di Jimi Hendrix 

e 20° anniversario della nascita dei BlueStyle:

 

Michelangelo Bergantino, organo e piano

Alessandro Borgogno, batteria

Patrizia Buonconsiglio, voce

Tiziano Colombara, harmonica

Dario Cravero, batteria

Fulvio Grosso, tastiere, chitarra e voce

Donata Guerci, voce e percussioni

Angelo Larocca, chitarra

Marcello Maggio, basso e voce

Franco Nervo, chitarra, armonica e voce

Enzo Paolo Nilo, chitarra

Gianmaria Pepi, batteria

Sergio Pezzuto, basso

Marina Pretti, voce

Andrea Roletto, chitarra

Alessandro Ugazio, batteria

Marco Zisa, chitarra

 

Il Blues, riconoscente, pose."

 

Per la cronaca musicale vi rimandiamo al resoconto di un esperto (anche se un po' di parte...): Paolo Mola, già collaboratore di queste pagine. Per raccontarvi invece l'emozione di ritrovare e abbracciare tanti vecchi amici, di suonarci ancora insieme, di agitare testacappellocuore volando sul tappeto magico della musica, di stringere le mani di un pubblico ammirato e contento, di lasciarsi infine cadere distrutto su una sedia e lasciare filtrare un po' del vento che mi agitava dentro, be', scusate: non ci sono parole.

 

 

Altri venti di questi anni! - i BlueStyle festeggiano quattro lustri on the road

di Paolo Mola

Scrivo con immenso piacere questa recensione per varie ragioni: la prima è la mia spiccata passione di sempre per il blues, in tutte le sue forme; la seconda è la simpatia e la profonda affezione che mi legano ai BlueStyle ed in particolare al loro frontman, Franco Nervo, poeta, romanziere, bluesman, cantautore ma soprattutto caro amico ormai da tanti anni. È stato una guida ed un ispiratore, mi ha aiutato a coltivare le mie passioni, mi ha consigliato e a lui devo in parte anche il modo e la dedizione con cui scrivo. Quella che si è tenuta ieri nella Cascina Govean, ad Alpignano, è sicuramente più che una rimpatriata di vecchi amici che si ritrovano per tirare due somme. Per quanto infatti possano essere stati un fenomeno geograficamente ristretto, i BlueStyle sono storici e sono stati sempre capaci di proporre il blues in modo emozionante, di fare dei grandi show, di mostrare passione e di crearsi una piccola schiera di affezionati, grazie alla loro dedizione ed alla loro qualità come persone. Per questo quella di ieri per me non era una semplice rimpatriata, ma era la celebrazione di una piccola-grande band e di come è riuscita a farsi amare da tutti coloro che erano presenti e anche da tanti altri.

Non starò qui a farvi la biografia completa, tutte le informazioni le trovate sul loro sito, da sapere c’è però che i BlueStyle nascono nel lontano 1990 come trio, ma negli anni hanno visto numerosi cambi di formazione e l’avvicendarsi, attorno al nocciolo duro ed irriducibile formato dall’affiatata coppia Franco Nervo (chitarra, voce, armonica)/Marcello Maggio (voce e basso), di tanti musicisti, molti dei quali navigati e di un bello spessore. Proprio per questo l’intento della serata è stato di ripercorrere tutte le tappe che hanno fatto la storia dei BlueStyle, e di imbastire un grande show che vedesse condividere il palco tutti i musicisti che negli anni hanno suonato stabilmente o anche solo collaborato con loro. I nomi sono tanti, e anche se non tutti sono presenti, all’appello rispondono quasi 20 persone, abbastanza per più di 3 ore di concerto!

La musica dei BlueStyle è un omaggio caldo e fedele al blues nero americano, dal delta fino a Chicago (Robert Johnson, Willie Dixon, Muddy Waters, Otis Rush), che non si dimentica di alcuni suoi grandi interpreti bianchi (Clapton, J.J. Cale, John Mayall), e che produce anche qualcosa di personale.
Inizia, come si conviene, la formazione attuale, composta da Franco, un frontman dall’esperienza pluriennale, simpatico e dalla parlantina scioltissima, dal citato Marcello, che è una delle voci italiane più nere che mi sia capitato di sentire, roca, gorgogliante, di pancia (per gli scettici alcuni pezzi sono disponibili sul sito), Dario Cravero, batterista composto ma dal suono dirompente, Michelangelo Bergantino, due mani che sanno come toccare un organo Hammond e il bravissimo Andrea Roletto, chitarra knopfleriana, scintillante e che mi ammalia tutte le volte che la ascolto. Tutti musicisti bravi, che sanno il mestiere e che con il blues ci vanno a nozze più che con le donne (e non me ne vogliano le loro signore... si fa per dire). Grande musica suonata con passione, sostenuta sempre da un’ottima tecnica, anche quando compaiono sul palco Enzo Paolo Nilo, chitarrista dotato, energico, casinaro, Tiziano Colombara, armonicista dinamico e appassionato tanto che ci si chiede da dove tiri fuori tutto quel fiato, il vaughaniano Marco Zisa, chitarrista strepitoso ed elegante.

Insomma, non si tira mai il fiato, neanche quando la band depone il diavolo dalla spalla per aprire una piccola parentesi folk a cui si unisce per l’occasione Donata Guerci, voce dei Malartàn e degli Out of Range e direttrice del coro Largabanda, che sul palco riesce a rubare la scena ai nostri tirando fuori una voce splendida. L’ultima parte della serata è una grande jam che si conclude con The Blues is Alright, manifesto mai più azzeccato per la filosofia e la voglia di suonare dei BlueStyle, quindici persone che condividono il palco e che si divertono da matti ed un pubblico assolutamente entusiasta.

C’è molta diffidenza oggi verso il blues. Ma chi ne sa abbastanza per poter dire di capire qualcosa di musica sa che a questi signori qui (chi più signore, chi più ragazzo, dipende dai punti di vista), bisogna fare tanto di cappello. Per la loro professionalità, per quanto siano quasi tutta gente che lo fa per passione. Per la loro energia, nonostante alcuni non siano più nel fiore dell’età. Per l’emozione che mi sanno regalare ogni volta, anche se è poi sempre il solito vecchio blues. Grazie BlueStyle.

 

Jam finale - da sx:  Alessandro B., Sergio, Donata, Marina, Angelo, Patrizia, Enzo, 

Marco, Franco, Andrea, Marcello, Fulvio, Tiziano, Miki, Dario

 

Per ulteriori foto:  http://civicalpignano.blogs.it/2010/09/18/20-di-blues-9416439/

e sul profilo di Franco Nervo su Facebook.

 

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