ARRIVA COCCO BILL!
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E’ mia! Ti ho detto che è mia!
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Sei sicura, gioia? Andrea ha solo due palette…
Per
la gioia del palato – gusta cocco prelibato!
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L’ho messa io nello zaino! E’ mia!
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Andrea non ha nemmeno il rastrello o il secchiello, ha solo le due palette
verdi…
Per
avere un’emozione – cocco bello a colazione!
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Questa è la mia paletta, va bene?
Benvenuti
qui in Sardegna – dove il cocco fresco regna!
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Guarda, gioia, che se poi non è tua…
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E’ la mia, ti ho detto!
Cocco
fresco in abbondanza – per le donne in gravidanza!
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Che non venga poi fuori che rubi le palette degli altri…
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Io non rubo! Se è mia, perché non devo dire che è mia?
Cocco
bello, a meraviglia – senza soldi non si piglia!
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E’ quella che ho messo nello zaino: è la mia!
Senza
trucco, senza imbroglio – metti mano al portafoglio
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E’ miiia!
Cocco
bello, cocco bello – lo gusta pure Barrichello!
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Va bè, gioia, poi vediamo…
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Cosa c’è da vedere? Ti ho detto che è la mia!
Cocco
fresco sulla spiaggia – e il turista si avvantaggia!
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Mi hai sentito? E’ la mia paletta questa!
Se
lo guardi e non lo mangi – me ne vado e poi ti arrangi!
Ciapa
lì, ciapa là – è arrivato Mustafà!
Cocco
fresco a pezzettini – per la gioia dei bambini!
Prendi
3 e paghi 2 – prendi 2 e paghi 1 – prendi 1 e non paga nessuno!
Mentre
leggi il tuo giornale – mangia cocco tropicale!
Cinque(u)ro!
Cinque(u)ro! Cinque(u)ro!
Sulla
spiaggia o in acqua fresca – gusta il cocco e non la pesca!
Servizio
in spiaggia: patatine, caffè, giornaliii!
Sia
al mare che in montagna – con il cocco si guadagna!
Magliette!
Belle magliette! Prezzo bono!
Per
i belli e per i brutti – io di cocco ne ho per tutti!
Pleeeego!
Pleego!
Da
San Domingo al Marocco – no papaia e sì al cocco!
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E’ miaaa, ti ho detto!
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* *
La
mia avversione per la caotica vita di spiaggia comunitaria (e
extra-comunitaria…), in cui come otarie ci si accuccia a migliaia fianco
a fianco in un fazzol…asciugamano di sabbia bianca, è cosa nota e non
insisterò più di tanto con esempi della fauna locale, stanziale e di
passaggio (rigorosamente audioregistrati e autenticati da serissimo notaio
– non, per intenderci, bonaccione e succube di Bonolis come quello di
Affari Tuoi), anche perché devo comunque ammettere che le spiagge sarde
di San Teodoro (La Cinta, Coda Cavallo, Lu Impostu, Cala Girgolu, L’Isuledda,
Cala Brandinchi, Cala Ginepro e la nostra Cala d’Ambra), sorvegliate con
un occhio solo dalla severa ma distratta mole della ciclopica isola
Tavolara, sono le più belle del mondo e non si meritano di essere
sbeffeggiate per colpa di alcuni turisti maleducati e vocianti, o di
pazienti e laboriosi venditori ambulanti, a volte, come abbiamo visto,
anche ironici e creativi.
Gusta
il cocco in compagnia – ed il viagra butti via!
Sono
state vacanze morbide e colorate: a partire dal limpido azzurro del cielo,
al tremolante verde delle foglie dei cento e cento eucalipti sotto a cui
abbiamo mangiato, dormito (e suonato), alle trasparenti sfumature di un
mare doc. Ma dobbiamo aggiungere il cangiante rosso pomodoro delle
strepitose pizze grandi come atolli, il giallo sfacciato di scivoli da
luna park galleggianti, l’ebano di artistiche maschere africane esposte
e offerte da uno squisito e colto signore dello stesso colore di quel
legno scurissimo, il verde smeraldo del completo senegalese che, dopo anni
di bramose ricerche, mi sono regalato per predisporlo a sostituire quello
a toppe multicolori ormai antico e logoro, il rosso vivo delle due
seggioline da spiaggia che hanno sopportato le nostre letture e i nostri
sforzi enigmistici a 360° e, infine, il rutilante e semaforico patchwork
del secondo (cioè terzo) completo senegalese, poiché occorre
avere prontezza di spirito e saper cogliere le occasioni quando le
incontri e accumulare e mettere da parte le cose preziose per gli anni di
magra; il rischio che le mie future estati possano essere costrette e
insaccate in beige-juta o azzurro-militare è ora decisamente scongiurato
per molti anni a venire. Vedere per credere!
Sulla
spiaggia con l’amante – gusta il cocco e grazie tante!
La
musica di tre chitarre e tre voci ha risuonato in varie occasioni: nelle
serene sere in campeggio, magari facendo sobbalzare l’amico olandese che
stava ascoltando in cuffia lo stesso blues che stavamo eseguendo noi, ma
anche in improvvisate e selvagge sessions con coinvolgenti professionisti
dell’intrattenimento, o in meditati studi e prove di un repertorio
antico e nuovo insieme, ogni volta suscitando approvazione, interesse,
complimenti.
Talvolta
era un solo legno cordato a risuonare, accarezzato in riva al mare, fra
scogli e fichi d’india, con il pilota automatico alle dita e la mente
altrove, con l’ego stemperato in una essenziale identità di
terrestre-umano-maschio, poiché in tali istanti il peso delle cento
abituali sovrastrutture levitava benigno lasciando solo un perizoma
spirituale e a volte neppure quello.
Sotto
la colonna “meno” c’è poco da scrivere: il tentativo suicida di
alcune zanzare (che forse non sapevano dell’avversione profonda che
proviamo per il loro vampiresco e prudereccio mestiere e delle mille e
mille arti e armi che avevamo pronte per rintuzzarne l’attacco, fino
alla soluzione estrema), e – ben più grave – l’ignobile e squallida
tortura che ogni pomeriggio alle quindici ci infliggevano gli animatori
del vicino villaggio (che il Cielo lo fulmini, lo riduca in cenere e
fulmini ciascuno di loro!) insistendo perniciosamente a provare i più
famosi musicals filtrandoli attraverso le loro voci gracchianti, stonate,
inadeguate, miserrime e attraverso un maledetto impianto di amplificazione
(che il Cielo lo fulmini, ne spappoli circuiti e condensatori, lo riduca a
catrame fumante!)
Cocco
fin da appena alzato – e sarai più fortunato!
Ferie
serene, ferie tranquille, ferie all’aria aperta, ferie con i migliori
amici del mondo (lamentando purtroppo un’involontaria assenza a cui
andavano spesso i nostri pensieri).
Larga
la via, stretta la foglia – oggi di cocco ne ho proprio voglia!
15/7/05
Home:
www.bluestyle.org