CHITARRE E YOUTUBERS
Complice
la segregazione da covid-19 ho passato più tempo del solito
attaccato al cellulare e/o a YouTube scoprendo così un curioso e
variegato mondo di video legati al mio Amore (la chitarra, of course).
In genere si tratta di baldi giovanotti, bravi chitarristi, spesso
anche insegnanti, con scilinguagnolo sciolto, vasto utilizzo di
congiuntivi e perifrastiche e una produzione massiccia di video
riguardanti le sei corde (ma anche sette, otto, dodici) e la musica
chitarristica in generale. Ciascuno ha cercato il suo tratto
distintivo, presentazioni e tormentoni ricorrenti, creandosi uno
stile, un approccio e una personalità immediatamente riconoscibile.
I più intraprendenti sono supportati da negozi di strumenti
musicali (fa spicco un mega-magazzino pugliese, diventato di recente
leader nel settore) che li forniscono di vari strumenti da provare,
analizzare, recensire per la gioia dei nostri occhi e orecchie. Vi
presento i miei preferiti.
Sotto
il titolo Febbre da chitarra
il palermitano Riccardo Rizzo
è il mio beniamino. Sfacciato, competente, ironico e auto-ironico,
laureato, disinvolto, lo ammiro come chitarrista per il suo tocco e
gusto e suono fluido, vario, grintoso ma melodico, ma lo apprezzo
anche per la sua visione del mondo e la personalità che lascia
trasparire fra una gag e un assolo. Devo ammettere che Riki ha un
asso nella manica, la fiera Sara, sua deliziosa compagna che si
presta a divertenti siparietti e collaborazioni estemporanee.
I
video del barbuto e entusiasta monregalese Alessandro
Barbetti vanno sotto il titolo di TheGasTube
e sono sempre introdotti dal suo saluto “benvenuti nel mio
salotto!”. Per chi non lo sapesse chiariamo che GAS sta per
“Gear Acquisition Syndrome”, comunemente inteso dai musicisti
come un’insopprimibile urgenza di acquistare e possedere sempre
nuovi strumenti. Ne so qualcosa. Alessandro è terremotico, travolto
dal suo stesso eloquio, ottimo chitarrista rock, esperto di effetti
per chitarra, compositore di gusto e promotore di corsi e manuali.
Rimango
nel mio Piemonte, nella Provincia Granda (Cuneo), per citare con
rispetto il giovane Andy Cale,
al secolo Andrea Bonamigo, che mi affascina col suo pacato e
indiscutibile accento subalpino. Oltre che polistrumentista è un
abile restauratore di strumenti esausti a cui sa dare nuova vita ed
inoltre è un preciso narratore di vari generi musicali moderni.
Il
lombardo Claudio Cicolin di Lezioni-di-chitarra.it
pur ancor giovane è un veterano del settore ed ha saputo crearsi la
sua identità tramite espressioni ricorrenti come “ciao
guitar-nauti”, “plettrate un bel like al canale” e così via.
L’aspetto pacioso nasconde una ampia conoscenza della storia della
musica dalle origini ad oggi, che utilizza per rassegne, confronti,
analisi, studi, valutazioni. Conservatore come chitarrista, sia come
stile che come strumenti, non nasconde la sua indipendenza di
giudizio e insofferenza da Acquario a stereotipi e luoghi comuni.
Insegnante e produttore di vari pacchetti di lezioni in video.
Stefano Rossi da Marostica si presenta come “chitarrista,
direttore della scuola di musica Doopy e a tempo perso...” e qui
parte un breve buffo sketch che coinvolge di volta in volta la
figlioletta, le sue vacanze o le sue abitudini alimentari.
Affezionato utilizzatore delle chitarre Manne (valido liutaio
vicentino di cui ho posseduto anch’io un duttile esemplare), ama
definirsi insegnante prima che musicista. Realizza simpatiche
interviste “doppie” confrontandosi con i colleghi, gli stessi
che trovate su questa pagina, sulle eterne domande: Strato o Les
Paul, mogano o acero, valvole o transistor, Bigsby o Floyd Rose,
Slash o Brian May e via così.
Antonio Orrico di Lezioni di
Chitarra Moderna è un insegnante meticoloso e un chitarrista
eccellente che spazia dal jazz al rock e oltre. Ha vissuto a
Johannesburg (Sud Africa) cosa che gli ha lasciato un saporoso
accento britannico che si sovrappone al suo italiano con sfumature
di Magna Grecia. E’ l’unico a tutt’oggi da cui abbia
acquistato un corso per migliorare il mio chitarrismo. Il fatto che,
come di consueto, non abbia lasciato traccia nelle mie dita non
toglie nulla alla bontà delle sue lezioni.
Più
velocemente citiamo lo sbarazzino Ale
Bianchi di ShapeYourTone,
il canale Chitarra Facile di David Carelse (“ciao strimpellari!” il suo saluto) e il
lungocrinito e garbato Luca Milieri. Una cauta
citazione va anche fatta per Domenico
Bini da Trani, il “Maestro” come viene affettuosamente
appellato in rete, un improbabile metallaro di mezza età che sforna
innumerevoli video con brani di sua composizione eseguiti con il
minimo di testo, accordi, canto e abilità.
Il
tedesco Gregor Hilden è un abile dimostratore/venditore di strumenti usati,
spesso di nobile schiatta, che propone sul suo sito GregsGuitar. Il suo stile principale è il blues ed io posseggo
anche un suo godibilissimo cd in cui elenca puntigliosamente in
copertina strumenti e amplificatori utilizzati.
Last
but not least, non può mancare Massimo
Varini, grande musicista, eclettico chitarrista, compositore,
produttore, esperto di liuteria, responsabile di progetto per la
nostrana storica ditta Eko Guitars ed autore di eccellenti metodi
chitarristici. Ma più del musicista mi tocca dire dell’uomo e
della sua filosofia esplicitata nel libro Come
la pastura per il pescatore e il vento per l’aquilone, un
testo ricco di spunti, aforismi, suggerimenti di vita, lucidità e,
sì, grandezza d’animo, che raccomando a chiunque.
In
coda aggiungo Luca Colombo,
il biondo (e bello) chitarrista che abbiamo ammirato per anni
nell’orchestra del Festival di Sanremo (e chissà perché non c’è
più) e sul suo album da solista di sapore fusion Sunderland,
anche lui autore di un ironico testo, scritto in souplesse e ricco
di humour inglese, Vita da chitarristi, oltre le corde. Anch’esso consigliato.
Costoro
sono simpatici compagni di strada; ti sanno incuriosire, spiegare,
invogliare, riflettere, far sorridere anche quando cercano di non
parlar male delle chitarre degli sponsor. Una bella combriccola. Vi
invito a conoscerli.
17/11/21
Home:
www.bluestyle.org