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FENDER PLAYER TELECASTER ACOUSTASONIC

(2022)

 

Le chitarre ibride acustico-elettrico non sono una novità, neppure per me. Già la mia sbarazzina resofonica Jay Turser del 2006 presentava un pick up magnetico ed uno piezoelettrico miscelabili fra loro. Idem la sofisticata Manne, mentre la lussuosa Taylor 12 corde aveva gli stessi p.u. più un sensore sotto la tavola armonica per un ventaglio di cinque sonorità fra acustiche e elettriche. La mia Manne non c'è più (questione di feeling) e la Taylor è stata recentemente passata di mano in quanto troppo sotto-utilizzata per il suo valore e prestigio.

E qui arriva la Fender con un progetto/oggetto interessante, questa serie Acoustasonic, ibrida, con un pick up magnetico tipo Telecaster ed un Fishman piezo sotto il ponticello. Le due sonorità (elettrica e acustica) sono così garantite, ma la ciliegina sulla torta è il circuito interno che per ognuna delle tre posizioni del selettore p.u. restituisce un suono A e uno B, oltre alle sfumature intermedie. Avremo perciò: con il p.u. piezo un suono A più profondo, da chitarra dreadnought in palissandro, e un suono B più medioso, da chitarra acustica a scala corta in mogano; con il p.u. magnetico un suono A pulito e un B un po' crunch, saturo; con i due p.u. insieme, un paio di suoni Lo-Fi molto interessanti, adatti ad essere ulteriormente elaborati ed effettati.
La serie comprende i modelli Usa californiani (che hanno un terzo sensore sotto la tavola armonica e sono alimentati tramite usb) e la Player messicana; i corpi sono Telecaster, Stratocaster e Jaguar con piccole differenze nella parte elettrica.

È un periodo in cui ho più live acustici che elettrici; una chitarra così duttile, leggera, comoda, flessibile mi ha tentato. Un giovane medico bergamasco, più cantante e bassista che chitarrista, l'ha proposta. Ho detto: sì.