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GRETSCH G6120

Chet Atkins "Nashville"

(2010)

 

Per la serie: i sogni ogni tanto si avverano.

 

La foto in alto a destra mostra un pensieroso sottoscritto che prova questa meravigliosa, storica chitarra in un importante negozio di Bologna quasi quattro anni or sono. Suono nitido, distinto, bel manico, strumento affascinante ma decisamente d'élite e in quel momento non abbordabile per le mie tasche.

 

Complice la frequentazione con Massimo Lajolo, presidente dell'Associazione Largabanda e fiero proprietario di un'altra inquietante Gretsch Tennessean, la passione per questi strumenti esplosi negli anni '50 è nuovamente divampata e così, approfittando di una imperdibile occasione tarantina, ne sono finalmente diventato il compagno. Nella foto in basso a destra i due orgogliosi propr... innamorati con le loro belle.

 

Mi limito a ricordarvi che questo modello, con minime modifiche al circuito tonale, è quello che ha creato e immortalato il suono twangy di Duane Eddy, primo guitar hero in assoluto. 

I comandi sono: volume per ciascun pick-up; volume generale (sul corno inferiore); selettore pick-up ed un ulteriore selettore che mette a disposizione un suono più carico di bassi, oppure più nasale e esaltato nei medi, a simulare sonorità ancora più campagnole, da banjo.

Smetto perché non ho più parole!