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RICKENBACKER 360 Fire Glo

(2002-2014)

 

Com'è noto si deve a Adolph Rickenbacker la produzione nel 1931 della prima chitarra elettrica, la famigerata "Frying Pan", cioè "padella per friggere" dalla forma rotonda del suo piccolo corpo, destinata ad essere usata essenzialmente come chitarra slide.

 

Nome e marchio storico e di qualità, quindi, utilizzato e reso famoso nei decenni da John Lennon, George Harrison, Roger McGuinn, Pete Townshend, Paul Kantner (Jefferson Airplane), John Fogerty (Creedence Clearwater Revival), John Kay (Steppenwolf), Tom Petty, Paul Weller (Jam), Johnny Marr (Smiths), Peter Buck (R.E.M.), per non citare i bassisti Paul McCartney, John Entwistle (Who), Geddy Lee (Rush), Chris Squire (Yes), Lemmy (Motorhead). 

 

Il suo suono squillante, la sua vocazione ritmica, la sua forma generosa e old fashioned mi avevano sempre intrigato, ma per decenni il suo alto costo (chitarra prodotta senza compromessi e in pochi esemplari rigorosamente negli USA) mi aveva tenuto a distanza. Quando poi mi capitava di provarne una rimanevo seccato e deluso dal classico ronzio dei suoi pick-up a bobina singola. Finché...

 

"Che suono!" "Che tiro!" "Che botta!" "Che meraviglia!" A parlare sono due demoni tentatori insinuatisi nei corpi del Presidente e del Vice-Presidente di Largabanda, venuti con me a provare e valutare tastiere, corde e strumenti vari. In effetti questa splendida Rick 360 (modello semiacustico come la più cornuta e spigolosa 330, ma a vocazione più elettrica) provata su un ampli Fender Blues Junior come il mio, fa sfracelli: un suono caldo, ampio, nitido, squillante, anche rauco. E nessun sintomo di ronzii. E' finalmente amore, ma la spesa è ancora veramente alta. Ci vorranno 40 giorni di esplorazione in lungo e in largo per trovare infine questo esemplare vecchio di dodici anni ma di aspetto impeccabile e ragionevoli pretese e convincerlo a entrare nella mia scuderia.

Mi aspettano travolgenti cavalcate.