YAMAHA APX-700II-12BL (2012)
E' un po' imbarazzante preparare questa scheda. Per la serie "a volte ritornano" ci ritroviamo di nuovo a che fare con una 12 corde Yamaha APX. Ma non ne avevi già una? chiederete voi. Certo, la trovate scorrendo le schede di quattro anni fa. Ma l'avevo venduta, dietro convincente richiesta di un aficionado di quel modello. La mia irrequietezza strumentale mi avrà fatto pensare: vabbè, adesso la vendo, faccio spazio, metto da parte i dindi e poi vedrò. Poiché però sono un amatore delle dodici corde e del loro suono pieno e tintinnante, restare solo con la pur blasonata Taylor mi era causa di fastidiosi pruriti. Mi serviva un'altra di queste ragazze generose, con cassa acustica più ampia della T5 (ma non troppo per non affaticare braccia e giunture), da strapazzare e portare in vacanza (ma comunque di buona qualità), da tenere sottomano per le mie strimpellate quotidiane. Mi sembrava sciocco ricomprare uno strumento identico ad uno che già avevo posseduto, così passai mesi e mesi ad esaminare l'Ibanez EW2012ASE, vari modelli Ovation (marchio con cui mi ero riconciliato per l'ottimo feeling nato con la Anniversary 1986), la nuovissima Eko Mia 018 CW disegnata da Massimo Varini, con l'interessante sistema di regolazione del manico FastLok. Annusai anche modelli più costosi come la Breedlove AMC25SSE12, la Gibson Songwriter Deluxe (deludente come suono, suonabilità e prezzo!), le gloriose Rickenbacker, le ambigue Godin, addirittura la Taylor Leo Kottke. Alla fine però ritornai sulla strada che conoscevo, il corpo asciutto e il suono pieno della APX. La scelsi di un bel nero elegante e il modello al top della serie. Solita rigorosa regolazione al manico e alle corde per renderla più morbida e suonabile e si riparte per le mie scorribande folk, western e blues. |
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