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Soul Songs con Roby Robattino e Marina Pretti |
Ho raccolto in questo album, con arrangiamenti un po' più ricchi, una selezione di brani che in genere propongo dal vivo da solo (chitarra e voce) o con pochi volonterosi amici. L'ideale per un ascolto leggero e divertente, sorseggiando birra o gustando un buon risotto. Spero di vedervi al prossimo concerto e che vi piaccia questo repertorio.
1. In The Air Tonight (Collins) - Il primo grande successo di Phil Collins solista (1981); una rabbiosa invettiva sulla fine di un matrimonio. Gli eterni accordi MIm, Re Do. 2. Circus (Clapton) - Commovente ricordo dell'ultimo giorno passato da Eric insieme al figlioletto Conor, che morrà tragicamente pochi giorni dopo cadendo da una finestra. 3. Cafè Neruda (Nervo) - Un allegro e affettuoso omaggio al glorioso locale torinese dove la musica è di casa. 4. Below The Valley (Trad.) - E' l'unico brano già pubblicato altrove (su Folk Road). Una torva ballata di fanciulle colpevoli e misteriosi vendicatori. 5. Undercover Agent For The Blues (White) - L'autore è Tony Joe White, ma la canzone è diventata famosa nell'interpretazione di Tina Turner (1989). L'ha incisa anche il grande John Mayall, il padrino del blues inglese. Quella ragazza era difficile da maneggiare e ci si accorge troppo tardi che era un agente in incognito per la tristezza. 6. Johnny's Garden (Stills) - Una dolce ballata di Stephen Stills su un luogo di bellezza e serenità per il progetto/gruppo/album "Manassas" (1972), che vedeva al suo fianco anche Chris Hillman, storico bassista, mandolinista e autore dei Byrds che stava passando attraverso varie esperienze e band in ambito country-rock. 7. It's All Over Now, Baby Blue (Dylan) - Famoso brano del Nostro tratto da "Bringing It All Back Home", album del 1965, transizione luccicante fra il folk acustico e il nuovo suono elettrico. Nel suo solito modo obliquo e criptico Bob annuncia a un indefinito interlocutore (una donna? il suo pubblico?) che un ciclo si è chiuso. 8. A Girl Called Johnny (Scott) - Il ritratto di una donna speciale, impavida, "nera come l'inferno e bianca come un fantasma". Patty Smith, pare. Dall'album d'esordio dei Waterboys di Mike Scott (mio indiscusso eroe). 9. The Border (Ballard/Bunnell) - Gli America, nati trio e poi ridotti a duo, qui si fanno aiutare nella scrittura da Russ Ballard, talentuoso musicista e autore inglese che aveva già prestato le sue idee ai Three Dog Night, Rainbow (il gruppo guidato da Ritchie Blackmore dopo aver lasciato i Deep Purple), Roger Daltrey (Who), Santana e altri. 10. Country Boy (Lee) - L'inglese Albert Lee non ha rivali come chitarrista country e questo brano è il suo virtuoso biglietto da visita. Nessuna pretesa di emularlo, è solo un rispettoso omaggio. Ed è divertente da riproporre. 11. These Boots Are Made For Walking (Hazlewood/Sinatra) - La Sinatra in parentesi è Nancy, mentre Lee Hazlewood è stato autore, cantante e produttore, noto (per i fanatici come me) per la sua collaborazione con il primo guitar hero Duane Eddy. Il pezzo è assolutamente un evergreen, riconoscibilissimo dal suo rotolante riff. Ci diverte da matti suonarlo e l'hanno in repertorio sia i BlueStyle che i Five Tips. 12. Nocturna (Nervo) - I nostri sogni, a volte gratificanti, più spesso inquietanti e destabilizzanti. Un blues in MI minore, come tanti. 13. The Weight (Robertson) - Il capolavoro della Band, tratto dal primo album "Music from Big Pink". Un corteo di strani ed emblematici personaggi fra ambientazioni quotidiane e richiami biblici. Il ritornello è un'esortazione alla solidarietà e all'amicizia. 14. Leaving On A Jet Plane (Denver) - La voglia di tornare a casa-1. Brano che è stato inciso da vari artisti (io amo la versione di Peter, Paul & Mary, 1967) e compare nella colonna sonora del film Armageddon (1998). Quando si dice la longevità di un classico! 15. Home Sweet Home (Lee/Neil/Sixx) - La voglia di tornare a casa-2. Una intensa ballata rock dei Mötley Crüe chiude questa raccolta. Spero vi piaccia.
Franco Nervo: voce/cori, chitarre, tastiere, percussioni.
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